Essere albergatori a Venezia rimane sempre un privilegio, perche’ vivere e offrire ospitalita’ nella citta’ piu’ bella del mondo resta sempre una cosa unica.
Non so se dipenda dalla crisi generale, non so se le cose vanno a braccetto, ma Venezia sta rendendo la vita degli albergatori sempre piu’ difficile e problematica. Diciamo che gli anni d’oro sono ormai passati, non ci si poneva quesiti sull’ andamento del turismo e sulle nuove strategie di mercato perche’ Venezia era costantemente visitata da milioni di ospiti.
Ora, oltre alla crisi generale, ci simette anche il comune con la sua “tassa di soggiorno”, che di fatto grava sul costo del soggiorno direttamente sull’ ospite, mentre all’ albergatore rimane di fatto il dovere, tra l’ altro imbarazzante, di chiedere questo pagamento aggiuntivo, a volte inaspettato dal cliente.
E di fatto l’ albergatore si trasforma in “agente contabile di fatto”, in quanto risquote denaro pubblico, che poi viene girato al comune trimestralmente. Senza alcun onere, senza alcuna gratitudine, anzi con multe molto salate in caso di errori.
Il comune con questi soldi dovrebbe migliorare il servizio al turismo, migliorando la citta’ , i servizi pubblici e naturalmente incrementare gli eventi a Venezia in modo da sopperire alla bassa stagione, magari, dico io, inventando una biennale d’ inverno, o un evento speciale…. e invece? niente, va a coprire i buchi di bilancio.
Ma allora, perche’ non si mettono dei caselli al ponte della liberta’ o in aeroporto e si risquote li’ direttamente?
Per informaizone dei turisti, ribadiamo che il costo della tassa di soggiorno a Venezia e’ variabile da struttura a struttura, alla Locanda Antico Fiore, affittacamere di Ima categoria, la tassa di soggiorno e’ di 2,50 EUr a persona a notte in alta stagione e 1,25 EUR a persona a notte in Bassa stagione.